lunedì 21 marzo 2011

Racconti gay: Cambio di obiettivo

Ho conosciuto Giulio l’estate scorsa nel mese di Agosto. Avevo risposto ad un annuncio di una coppia su un giornale di annunci che chiedeva di un singolo per fare del sesso veloce e senza complicazioni con la Lei disposta a provare un rapporto di sesso a tre. Avevo messo, nella risposta il mio numero di telefonino e così dopo qualche giorno sono stato contattato da Giulio.
Aveva una voce forte e decisa e dopo le solite informazioni su età, aspetto ecc. mi ha proposto di incontrarci prima per una migliore conoscenza ed una reciproca approvazione.
Abbiamo preso appuntamento per le 9 di sera del giorno dopo, era Venerdi, in uno dei pochi bar aperti di Verona e così ci siamo incontrati.

L’aspetto di Giulio, 45 enne, mi ha subito colpito per la sua eleganza e per il modo di fare.
Era un tipo alto oltre 1,85, ben messo fisicamente e di aspetto elegante , non magro, diciamo robusto .
Mi ha offerto una bibita e poi abbiamo cominciato a parlare dell’annuncio.
Mi ha detto che sua moglie 40 enne, dopo averne parlato molto e dopo le sue molte insistenze gli sembrava decisa di accettare il rapporto con un singolo. Lui era il più interessato e che si eccitava solo al pensiero di vedere sua moglie giocare con il cazzo di un altro uomo.
Mi ha detto che sua moglie era al mare, in vacanza e che lui l’avrebbe raggiunta il giorno dopo.
Poi mi ha proposto di andare a casa sua, per conoscerci meglio e per mostrarmi delle foto particolari di sua moglie e dove avremmo potuto continuare a parlare in liberta’.
Ho accettato anche se mi è passato per la testa il pensiero di aver a che fare, forse, con una persona che voleva divertirsi e fare sesso con me invece, con la scusa della moglie.
La cosa non mi ha infastidito più di tanto. Non ero mai stato con un altro uomo ma non ne ero scandalizzato e la cosa mi incuriosiva ed anche mi eccitava.
Se avesse preso qualche iniziativa sapevo che l’avrei lasciato fare non sapevo fino a che punto e se avrei partecipato attivamente.

La sua casa, che era a pochi minuti di distanza e subito siamo saliti al 4° piano.
Mi ha detto di accomodarmi sul divano ed è andato a prendere da bere perché faceva molto caldo. Quando è tornato aveva le foto della moglie e me le ha date. Poi con la scusa del gran caldo si è completamente spogliato restando con i boxer e mi ha invitato a fare la stessa cosa.
Seduto sul divano, ho cominciato a guardare le foto di Carla, gran fica,
mora cosce lunghe e figona con pelo folto e abbondante.
Una foto mi ha eccitato piu’ delle altre. Lei era in piedi con calze autoreggenti, tacchi altissimi, pelo a vista e mostrava un sorriso che esprimeva tutta la gioia e diceva quanto le piacesse e godesse farsi fotografare in quella posa.
Ero eccitato ed alla vista di quella gran gnocca il mio cazzo si è indurito. La cappella ha cominciato a far capolino dai boxer e così ho preso a toccarmelo piano piano.
Anche Giulio, aveva cominciato a toccarsi e vedevo il rigonfio del suo cazzo sotto i boxer.
Lui vedendomi eccitato mi ha detto di essere contento che le foto avessero fatto il giusto effetto ed io allora per mostragli quanto ero arrapato e allungando ed aprendo le gambe gli ho detto
“ Senti qui, come è duro e voglioso.”.
Non se lo è fatto dire due volte e mi ha messo una mano sul cazzo, prendendomelo sulla punta con le cinque dita ed ha cominciato a menarmelo leggermente.
Io ho sbottonato completamente i boxer ed ho messo bene in vista l’uccello. Lui lo ha impugnato ed ha preso a masturbarmi con regolarità.
Poi si è piegato di lato e scendendo con la testa me lo ha preso completamente in bocca iniziando un pompino. Per un attimo l’ho lasciato fare, la sua lingua si muoveva velocemente, ma poi mi sono tirato via in modo brusco, anche per paura di venire subito.
Giulio ha interpretato la mia mossa come un rifiuto e mi ha detto di scusarlo per quello che era successo, ma che la voglia di toccarmi era stata forte.
Le mie parole quando gli ho detto “senti qui “ gli erano sembrate un invito esplicito e che io gli ero sembrato desideroso di fare sesso con lui.
“ Fa niente, non mi è dispiaciuto affatto, e mi ha fatto piacere lasciartelo toccare. Mi sono tolto perché avevo paura di venire subito, e per il fatto di fare sesso hai ragione sono proprio voglioso.”
gli ho risposto .
Era molto contento delle mie parole e riprendendo coraggio si è tolto i boxer ed ha iniziato a toccarsi piano piano.
Il suo cazzo, era scuro, quasi nero, era completamente scappellato, lungo molto più del mio, grosso e diritto e quasi in erezione.
Giulio se lo toccava e scappellava per tenerlo duro e me lo mostrava con orgoglio e con piacere. La sua mano lo impugnava completamente ma una buona parte gli usciva dalla mano.
Poi si è alzato e si è messo davanti a me continuando a toccarselo chiedendomi se mi sarebbe piaciuto toccarglielo.

Gli ho detto che ce lo aveva lungo più del mio ma che io non avevo mai avuto rapporti con uomini e che non sapevo cosa fare e se mi sarebbe piaciuto. Allora lui mi ha proposto di andare in camera sul letto per stare piu’ comodi e che così avrebbe potuto farmi godere già al nostro primo incontro.
Andati in camera, mi sono sdraiato sul letto e Giulio ha subito ripreso a toccarmi il cazzo e a segarmelo e mi si è indurito di nuovo.
Lui era di traverso sul letto, in ginocchio, si chinava e me lo prendeva con la bocca, leccandomi la cappella, il filetto e poi se lo infilava tutto in gola facendo su e giù velocemente facendomi godere immensamente. Mi toccava anche il culo e con un dito cercava di arrivare al mio buco.
Ad un certo punto però, con un ginocchio ha scavalcato il mio corpo e mi è salito sopra a 69, stando in ginocchio, ed ha ripreso il bocchino in corso.
In questa posizione però la situazione è cambiata completamente. Con questa sua iniziativa ho capito che Giulio aveva intenzioni diverse da quelle che io avevo in mente e le stava mettendo in atto.
Voleva mettermelo in bocca e farsi fare un pompino.
Ecco perché pochi minuti prima mi mostrava così orgogliosamente il suo cazzone in tiro.
Io stavo sotto, avevo in suo uccello appena sopra la mia faccia, lo vedevo grosso, lungo e scappellato ma non completamente duro.
Mentre lui continuava con la pompa e si muoveva il suo cazzo mi si avvicinava e toccava la faccia, le guance e ce lo avevo sempre più vicino alla mia bocca.

Per un po’ non ho saputo cosa fare ma lui di proposito scendeva con il cazzo sempre più verso la mia faccia e si mi invogliava a fare la prima mossa. Si era quasi appoggiato sopra di me e me lo strofinava sulla faccia sulle labbra.
Io ne ero attratto fortemente e la voglia di toccare quel grosso uccello è stata più forte e così mi sono deciso ad agire.
Glielo ho preso in mano cominciando fargli una sega scappellandoglielo dolcemente.
Ero eccitato, lo sentivo indurirsi e la voglia di prenderglielo in bocca è diventata fortissima fino a che non ho più resistito.
Lo ho tirato verso la mia bocca ed ho preso a leccargli la cappella dal lato del filetto, ho aperto la bocca e me lo sono infilato dentro continuando a slinguarlo.
Sentire quel grosso arnese in bocca è stata una sensazione piacevole ed eccitante. Era la prima volta e ne ero contento.


Lui ha lasciato il mio cazzo che stava spompinando ed ha cominciato a pomparmi in bocca; faceva su e giù lentamente con il culo e poi si fermava aspettano i miei movimenti della bocca e della lingua.
Gli ho messo le due mani sul culo e l’ho tirato verso di me facendomi scendere tutto l’uccello in gola.
Con la bocca sentivo il cazzo fremere fortemente ed indurirsi ulteriormente; la mia lingua che lo leccava lo faceva godere ed il suo cazzo nella mia bocca stimolava enormemente la mia libidine.
Giorgio ha preso ad aumentare il ritmo della pompata e contemporaneamente scendeva con il culo facendomelo arrivare sempre fino in gola.
Dopo varie pompate si è tolto dalla posizione a 69, mi ha messo l’altro cuscino che era sul letto sotto la testa e mi è salito sopra in ginocchio a cavallo del mio torace.
Si teneva il cazzo con la mano e me lo ha posizionato davanti alla bocca, “aprila” mi ha detto infilandomelo di nuovo, pompandomi e scopandomi in bocca sempre più velocemente.
Assecondava il movimento della pompata tirandomi con le mani da dietro la nuca e poi scivolava indietro fino a farlo quasi uscire dalla bocca. Mi stava scopando come fossi una troia ed io ero infoiato fortemente.
Sapevo che stava per venire e la voglia di farmelo fare in bocca era fortissima.
Me lo ha tolto dalla bocca ed ha cominciato a menarselo tenendomi la cappella appoggiata alle mie labbra semi aperte.
Dopo pochi colpi è venuto, le mie labbra erano aperte sulla sua cappella ed i suoi getti mi hanno riempito abbondantemente la bocca e poi sulla faccia, sul torace e un pò dappertutto. Non finiva mai di venire ed i suoi getti erano forti e potenti.
Quando gli ultimi schizzi sono finiti ce lo aveva ancora grosso ed ho voluto imboccarglielo ancora leccando le ultime gocce di sborra che gli uscivano. Sembrava non volesse toglierlo mai ed io continuavo a succhiare ed a leccare la grossa cappella.
Giulio soddisfatto si è poi tolto da quella posizione, si è sdraiato sul letto e mi ha chiesto se era il mio primo pompino e se mi fosse piaciuto.! “Sei stato bravo a non toglierti quando venivo e da come ti muovevi ho visto che ti è piaciuto” mi ha detto “ Mi hai fatto godere come mai”.
Poi senza aspettare la mia risposta è andato a prendere un asciugamano tornando poi per pulirmi dagli schizzi sulla faccia e sul torace.
Poi ha ripreso a dedicarsi al mio cazzo con le mani e con la bocca.
”Adesso tocca a te venirmi in bocca ”
Io ero ancora eccitato per il pompino che gli avevo fatto e dopo poche leccate sono venuto, con grande soddisfazione di entrambi.
Anche lui, dopo i primi getti di sborra ha preso a menarmelo con la mano aiutandomi a completare la sborrata e quindi me lo ha ripreso in bocca leccandomelo tutto lasciandomi esausto sul letto.

Siamo rimasti sul letto in silenzio e soddisfatti, abbiamo fumato una sigaretta e poi gli ho chiesto di sua moglie.
Volevo sapere se era vera la sua proposta e lui mi ha confermato tutto.

Siamo rimasti sul letto per varie ore della notte toccandoci e leccandoci a vicenda.

Ho conosciuto Carla la settimana successiva e ci frequentiamo regolarmente da quando è tornata in città, ma ancora adesso, dopo oltre 4 mesi di frequentazioni non sono riuscito a concludere niente.a.
Con Giulio ci vediamo ogni settimana e continuiamo con i nostri giochetti alla insaputa di Carla in attesa di portare anche lei nel letto.
Giulio mi dice che non c’è fretta e che abbiamo lo stesso le nostre soddisfazioni ma io comincio ad essere impaziente.