giovedì 3 marzo 2011

Racconti gay: Chi di palpate alla patta ferisce...

Vi voglio raccontare...per confidarmi,questa storia accaduta realmente al sottoscritto circa un anno fa,nella fabbrica dove ancor'oggi continuo a svolgere la mansione di ELETTRICISTA.
Tra l'altro sono riuscito ed ho trovato il coraggio,di fare una PIPPA tra'le braghe ad un mio collega di lavoro sposato (di bell'aspetto e maschile,essendo molto villoso e barbuto,ma purtroppo maledettamente antipatico maleducato e ignorante)con dieci anni piu' di me'(io 33,lui 43),facendolo eccitare,sino a fargli bagnare mutande e calzoni.


La cosa e' successa per caso nel mese di luglio,mentre si lavorava in coppia nei tralicci ad alta tensione in quel di Badia,(vicino a Rovigo).Purtroppo era da soli 6 mesi che lavoravo in azienda,ed ero ancora novizio nel conoscere molto bene i miei colleghi di lavoro,poiche',ogni volta che mi mandavano a far manutenzione esterna,mi affidavano un collaboratore sempre diverso.Fatto sta'che quel giorno mi fu affibbiato Giulio,manovale di 43 anni che...visto di primo akito,non era niente male,ma cambiai subito idea quando salii con lui,sul camioncino che doveva portarci in aperta campagna polesana per effettuare la manutenzione di un traliccio,sopportando da subito(senza mai averlo visto prima)il suo volgare  comportamento(bestemmie,spintoni,e pacche forti dietro il collo da restare senza fiato.Vi giuro,non vedevo l'ora di arrivare a destinazione,sperando che Giulio se ne stasse giu'vicino al camioncino,e venisse ad aiutarmi solo quando necessario.Arrivati a destinazione,uscii per primo dal mezzo,approntai il necessario e incominciai a salire la scaletta di ferro.Mentre mi accingevo a sostituire un isolatore,mi accorsi che mi mancava una pinza particolare e dissi a Giulio:"Senti..per favore,mi porti su la pinza per gli isolatori?".Giulio mi fece un sorrisino stupido,quasi come volesse prendermi in giro e disse:"Certo piccolino!!Ho proprio voglia di divertirmi con te,ora te la porto subito".Infatti prese l'arnese e sali la scaletta per portarmelo,quando fu sotto di me,io cercai di chinarmi leggermente per poter prendere la pinza e divaricare le gambe per essere piu' stabile sulla scala,ma Giulio,mentre mi passava la pinza,mi infilo'inaspettatamente un braccio sotto al sedere palpandomi vigorosamente la patta per un paio di volte facendomi stringere le cosce dicendo:Fammi sentire se c'hai il PIPI grosso come il mio..bell'ometto...aha!!..aha!!..aha!!sei un uomo senza palle!!non hai niente qua sotto,te le ha mangiate il gatto!!Sei proprio un verginello dal pippetto piccolo???!!!".Purtroppo in quel frangente mi sentivo umiliato,piu'che infastidito dal farmi frugare tra le cosce in maniera inaspettata da uno sconosciuto,e a malincuore la voglia di licenziarmi era imminente.




Nulla comunque servi ad imprecare contro Giulio di dirgli di smetterla,poiche'subii poco dopo un trattamento analogo,proprio in sala mensa.Non mi accorsi purtroppo che Giulio era in coda proprio dietro di me perche'pensavo ancora a quello che mi era successo.
Anche questa volta fu troppo umiliante perche non feci neanche in tempo a prendere il vassoio che mi sentii da dietro e velocemente,due braccia pelose passare sotto le mie sentendomi afferrare a due mani tra la patta e le cosce.Non ebbi neanche il tempo di difendermi che mi sentii sollevare da terra col culo sulla pancia di Giulio che disse:"Mangia poco che senno PESI TROPPO cresce il pancino e ti scompare il PIPINO...AHA.!!AHA!!AHA!!Senno' come faccio poi io a divertirmi a pizzicartelo porcellino".E dopo avermi molestato e solleticato i genitali un paio di volte,mi lascio per terra umiliato un ennesima volta,e per lo piu' davanti ai miei colleghi,che tra l'altro aiutandomi ad alzarmi,mi consigliavano di non arrabbiarmi piu' di tanto e di prendere la cosa alla leggera,poiche era successo anche a loro di essere stati importunati da Giulio a quel modo.Restava il fatto che nessuno sapeva della mia omosessualita',e non lo sapeva neanche Giulio con la quale non avrei MAI OSATO tentare di fare le stesse cose che lui aveva fatto a me.Restava il fatto che in qualche modo,dovevo fargliela pagare,ma....come fare?!!Il giorno dopo vidi dalla finestra dell'officina,entrare dal portone dello stabilimento Giulio in abbigliamento estivo,com'era d'uso fare di solito quando era troppo caldo.Certo che,osservando tutta quella abbondante peluria nera che avvolgeva i suoi coscioni ben fasciati dai calzoncini corti,di certo me lo faceva indurire.Mi ero promesso pero',nel frattempo,di stare il piu' lontano possibile da lui,perche' temevo potesse tornare di nuovo alla carica.Infatti mi prese ancora una volta di sorpresa mentre stavo regolando i quadri elettrici,e ancor una volta,avvicinandosi senza che io me ne accorgessi e riuscissi a difendermi in tempo,mi afferro'diretto per la punta del pisello esclamando:"Porcellino!!non mi hai neanche salutato oggi,Hai paura che ti tasti il PIPPETTO he...AHA!!! AHA!!! AHA!!!.Ero furioso e da quel momento iniziai a vedere la cosa diversamente.



Decisi anch'io stavolta,di fargliela pagare in maniera porca.Finito l'orario di lavoro,andai di proposito a cambiarmi per primo,sapendo che Giulio dopo la doccia era l'ultimo ad andarsene.Mi nascosi,ed aspettai che indossasse la maglietta e i calzoni corti,ma il momento buono per vendicarmi era quasi arrivato.Mi feci coraggio ed aprofittai nel momento in cui Giulio,dopo la vestizione assunse una posizione vulnerabile mentre si allacciava le scarpe tenendo una gamba sopra una sedia e il CULO sollevato.Mi avvicinai da dietro,ed anche se le mani mi tremavano per l'emozione,di soppiatto senza tanti preamboli gli infilai le dita sotto al CULO TRA LE CHIAPPE acchiappandogli la patta,godendomi la reazione di Giulio che istantaneamente lascio i lacci delle scarpe e richiuse di scatto suoi ROBUSTI VIRILI E PELOSISSIMI COSCIONI,intrappolandomi la mano con piacere tra le sue DELICATISSIME PARTI INTIME BEN MORBIDE,lavate e profumate,e mentre me lo faceva venir duro urlava:"NOOOH....AHIA!!!HAAAAAA!!!..LE PALLE NO!!!...TI PREGO.....HAAAAAIIIAAA!!!!.Io ormai avevo Giulio in trappola.Pensate,un omone di 43 anni,con quasi 90 chili di peso per 1 metro e 89,che prostrato a terra a COSCIONI PELOSI BEN STRETTI attorno alla mia mano,mi implorava ormai umiliato di non molestargli la CAPPELLA.Io pero'ne approfittavo nel prendermi la soddisfazione di continuare a PALPARGLI IL CAZZO E I COGLIONI dicendogli:"SE NON LA SMETTI DI ROMPERMI I MARRONI;GIURO CHE CONTINUO A STRIZZARTI LA PATTA PER ORE FINO A CASTRAZZARTI LE BALLE!!!",divertendomi poi a guardare questo BARBUTO E IRSUTISSIMO OMONE come reagiva ad ogni mia LEGGERA STRIZZATINA DI CAPPOCCHIETTA nel restringere accucciato e ancor piu' umiliato le PELOSISSIME COSCIOTTE di MASCHIO ADULTO;IMPLORANDOMI DI NON PALPAZZARGLI PIU'la CAPPELLA,facendomi eccitare da morire.Fu cosi' che dopo ancora ripetute e succulente tastate di PATTA,sentii con piacere il suo PISELLO INDURIRSI TRA LE MIE DITA,e mentre continuavo a stuzzicarglielo riuscii a farglielo SBORRARE dentro i calzoncini.A quel punto lasciai la presa e Giulio che ormai sfinito e paonazzo esclamo':SEI UN PORCO VIGLIACCO!!!!",ma io aggiunsi:"MA TUA MOGLIE NON TE LA DA' MAI? E me ne andai lasciando Giulio con tutta la PATTA bagnata nello spogliatoio,mezzo intontito,intimandogli che se avesse ripetuto di rifarmi ancora degli scherzi di cattivo gusto,la prossima volta gli avrei tenuto in serbo un trattamento analogo.
Adesso sono cambiati i ruoli.Ora e' lui che ha paura di me.Pensate che se ci troviamo assieme in spogliatoio,ed io per scherzo gli azzardo QUALCHE AMICHEVOLE PALPATINA ALLA PATTA,Velocissimo si porta subito le mani tra le gambe,e stringendo le cosce per proteggersi gli ZIBEDEI esclama terrorizzato:"NO!!NO!!!!ALEX...!!?AHAIA..AHAAA!!!NOHHHAAA...NOOO!!NON TOCCARMI LE PALLE!!TI PREGO..NON TI HO FATTO NIENTE!!!???.