sabato 7 maggio 2011

Racconti gay: Giugno

Una calda serata di fine giugno di circa cinque anni fa, mia moglie è in vacanza con i bambini ed io vado ad un compleanno a casa di amici. La serata scorre piacevole tra nuove e vecchie conoscenze, il festeggiato si chiama Ludovico ed è uno dei miei amici storici. Per anni al liceo lo ho visto come il tipo di maschio a cui assomigliare, sportivo, figo con le ragazze e con un fisico ben dotato. Anche io ben corrisposto dalle donne pur non essendo il classico sportivo ho sempre fatto coppia con lui in serate di cucco e in allegre bisboccie finite spesso con la testa nel cesso per il troppo alcool!
Un tiro di qua un bicchiere di là, la serata volge al termine e Ludovico anche lui solo a casa si propone di accompagnarmi in macchina per evitarmi una lunga passeggiata a piedi.

Arrivati sotto casa gli propongo una birra, accetta, chiude l'auto e in un attimo siamo in casa. L'aria è insopportabilmente afosa, tutte le finestre aperte e non un filo di vento. Mentre piglio le birre dal frigo Ludovico si butta sotto la doccia e subito dopo faccio altrettanto io. E' tardi, con il telecomando in mano facciamo un po di zapping buttati sul letto, le solite battute sulle quattro troie della notte tv e intanto i cazzi si fanno barzotti e cercano di uscire dall'elastico degli slip. Finiamo tutti e due a pancia sotto e iniziano racconti di esperienze erotiche varie e la voglia di fare sesso cresce. "Facciamoci una bella doccia fredda che sarà meglio!" Esclamiamo insieme, e di li a poco siamo sotto l'acqua a sfotterci, toccarci, pisciarci addosso e spintonarci. Che culo di marmo, che bei coglioni, hai mai fatto un pompino, io lo farei ma non so da dove iniziare... e in breve ci ritroviamo sul letto, io sotto e Ludovico che mi scappella il cazzo e con la lingua inizia un pompino da campionato. Mentre alza la testa mi dice che a lui cazzi e fighe da leccare fanno impazzire e che il mio cazzo ha un ottimo sapore. Sento la sua lingua passare tra i miei coglioni e risalire lungo l'asta fino all'orifizio del cazzo e lì lavorare di punta.

Mentre si gira per prendere una sorsata d'acqua mi metto in posizione da 69 e inizio anche io a scorrere lungo il suo cazzo e poi sotto ai coglioni fino ad insinuarmi con la lingua nel suo buco del culo. Inizio a toccarlo con le dita e sento il suo buco cedere voglioso. Si sputa sulle dita e si bagna invitandomi a metterglielo nel culo alla pecorina dicendomi: "E' una vita che vuoi farmelo, VAI". Esco col cazzo dalla sua bocca e mi avvicino con la cappella al suo buco del culo, provo a entrare ma è troppo asciutto ed io vagamente imbarazzato al che lui mi domanda se ho della vasella, "no" rispondo io "ma della nivea si!". Con le dita inizio lentamente a incremargli il buco del culo mentre lui prosegue con un ritmico pompino, il culo cede velocemente e Ludovico rapidamente si impala sul mio uccello oramai impazzito e piuttosto largo a suo dire!
Ho scoperto di avere una gran troia per amico! Risucchia tutto senza grande fatica e contraendosi da troia navigata compie movimenti che mi permettono di insinuarmi con l'uccello dentro le sue interiora più profonde. Anche io con le mani gli sto lavorando il cazzo e piuttosto bene visto che rapidamente si gira ancora con il mio cazzo dentro di lui e mi viene con un fiotto caldo in faccia e sul petto gridandomi che ora vuole bere la mia sborra!

Detto fatto glielo metto in bocca e con veloci movimenti mi fa venire tra le sue labbra. Gradita la bevuta, si accascia su di me ed entrambi morti ci addormentiamo nell'umido dei nostri corpi esausti.
Suona la sveglia, Ludovico si alza, fa la doccia e va al lavoro, io esco di li a poco e vado anche io a lavorare. Da quella notte non abbiamo mai più parlato dell'accaduto però ci vediamo molto meno di prima e comunque qualcosa è cambiato. Abbiamo capito di essere anche mezzi froci!