domenica 15 maggio 2011

Racconti gay: IL balcone

Mi è sempre piaciuto esibirmi, cioè mettermi nudo e far vedere il cazzo, l' ho sempre fatto fin da piccolo, sia dalla finestra di casa di fronte al palazzo dove viveva una signora anziana, sul balcone di casa che dava sul balcone di un signore ultra 60enne che si metteva a prendere il sole.. ed è proprio questo che vi devo raccontare.Era il 1995, il mio terrazzo è su di un palazzo alto e di fronte c è un altro palazzo a circa 20 metri con il balcone di questo signore che conosco e saluto quando incontro per strada. è un bel signore alto e bianco di capelli ma con un fisico magro e atletico, fa il fornaio di lavoro nella cittadina. è sposato ma si dice in paese che è culattone, gay non era ancora in voga per certe persone.


Io spesso mi metto sul balcone a prendere il sole e lo incrocio spesso che anche lui si mette sulla seggiola sotto l' ombrellone a leggere o ad abbronzarsi mentre la moglie schiaccia un pisolino penso. Ci si saluta a gesti da lontano e poi capita che ci si incontra per strada e ci si ferma a scambiare due parole. Lui quasi sempre va sul solito discorso..cio come va? sei sempre a prendere il sole sul balcone vedo...ti piace l 'abbronzatura ecc ecc ma l 'ultima volta la sua domanda è stata diretta: Non lo prendi mai il sole nudo??? io risposi: certo, sempre è che sono disteso sulla brandina per non farmi vedere!! Lui: ma va la, non ci credo!! ecc ecc, ci si saluta e via. La mia curiosità era diventata morbosa, capire cosa gli girava in testa a questo signore mi faceva venire il formicolio ai testicoli ma non sapevo come agire per togliermi questa curiosità, fin che un giorno mentre rientravo in macchina dal lavoro, all' inizio del paese vedo una bancarella con delle gente che vendeva vari articoli. Mi fermo e scopro che sono russi che vendono di ogni, lenti, binocoli, e tutte queste cose a prezzi bassissimi. Essendo un patito della natura mi compero un bellissimo binocolo da 60 cm, solo una lente tipo capitan uncino. Vado a casa, mangio e mi preparo per il sole, lettino, spruzzino con acqua fresca, mi metto nudo a prendere il sole senza mai mollare lo sguardo al di la, di fronte per vedere se il signore esce sul suo balcone.( i miei erano sempre al lavoro fino alla sera)
Dopo 10 minuti, eccolo, è uscito e si siede sulla sua solita seggiola sotto l' ombrellone, con solo un paio di pantaloncini corti bianchi e a dorso nudo.


Io mi alzo dal lettino fingendo di non vederlo e di sistemare l'asciugamano, poi mi giro e ci incrociamo gli sguardi, saluto e come niente fosse fingo ancora di sistemare girando il culo nudo verso di lui.
Mi distendo e lo guardo e noto che ha la mano nei pantaloncini e si sta toccando l'uccello. Prendo il cannocchiale e lo punto verso di lui per vedere meglio cosa fa. Lui se ne accorge e capendo che la sua immagine mi arriva nitida e chiara tramite il binocolo, mi sorride e si mette a giocare con me. Si tocca sempre dentro nei pantaloni provocandomi sempre di piu. Il gioco dura parecchio ma io voglio andare oltre ma non so come fare a dirglelo e allora mi butto, prendo la guida telefonica, cerco il numero e lo chiamo. Cazzo..mi risponde la moglie e mi dice: si pronto chi è?? e io: mi scusi signora, è in casa il signor Alberto? (nome inventato) sono del comune e dovevo chiedergli una cosa! lei: glielo passo subito.


Dopo pochi secondi arriva al telefono e gli dico: sono io, faccia finta di niente con sua moglie, voglio vederti il cazzo, ho il cannocchiale e mi sto facendo una sega, ti prego fammelo vedere!! lui risponde: va bene, grazie, domani faccio un salto in comune!. Torno sul balcone ecittato, ho il cazzo duro e sono in affanno, anche lui torna fuori e vedo che anche la moglie lo raggiunge, io con il binocolo cerco di leggere il labbiale e capisco che lei va a riposare e lui le dice che si ferma sul balcone a leggere. Siamo solo noi, io e lui uno di fronte all'altro, lui si alza e va in casa ma riesce subito e si risiede, io prendo il binocolo e lo guardo ma scopro una cosa bellissima..anche lui ha un cannocchiale e si è messo a guardarmi. Capisco che ora mi vede da vicino e allora mi prendo in mano l' uccello e comincio a menarmelo di brutto, a gambe larghe, e faccio anche i versi per la goduria, poi mi metto alla pecorina sulla brandina con il culo rivolto a lui e con il mio biocolo fingo come se lo mettessi tutto nel culo. Mi rigiro e lo guardo con il cannocchiale in viso, lui mi sorride e mi fa cenno di abbassare lo sguardo sui pantalcini, tira fuori il cazzo e io svengo dal godere, un palo bello lungo e abbastanza largo, la cappella violacea e turgida, il pelo bianco intorno e lui se lo mena lentamente e intanto mi guarda. è un continuo guardagli il cazzo e il viso , il cazzo e il viso per cercare un cenno o qualcosa che desidera che io faccia e tra le sue labbra capisco che mi chiede di sborrarmi sulla pancia.
Non mi faccio pregare e senza distogliere lo sguardo dal suo uccello mi metto sdraiato sulla brandina a gambe aperte e ci do dentro, lui mi guarda e io sborro tantissimo pensando che un giorno non troppo lontano quel suo bel cazzo lo voglio tra le mani e in bocca da succhiare. Ho sborrato, sono sfinito e accaldato, ci salutiamo con un cenno e io me ne vado a farmi una doccia per togliermi tutta la sborra che ho sulla pancia.
Passati un po di giorni con una scusa sono riuscito a incontrarmi con lui..è stato bello e ho capito che sono bisex.