venerdì 20 maggio 2011

Racconti gay: Il Perizoma magico

Il Perizoma magico
Leggendo uno dei tanti racconti trovati su questo sito, mi è venuta in mente la mia prima esperienza di troiaggine.
Ho 30 anni, ottimo lavoro, ottimo stipendio, bella casa e single, dopo una relazione di 10 anni, con una donna che incarnava il mio ideale, magra e sempre in minigonna, da qui il mio nickname.


Purtroppo nel mio periodo adolescenziale, sono ingrassato moltissimo, mettendo a serio rischio anche la salute, così decisi verso i 25 anni di mettermi a dieta stretta, in un solo anno persi oltre 35 kg. Arrivan-do a pesare 84 Kg per 190 di altezza. Con un po’ di palestra il mio corpo diventò asciutto a abbastanza muscoloso, questo aumentò le mie chance con le ragazze e non solo, dato che alcuni ragazzi durante la doccia avevano iniziato a farmi complimenti per la mia metamorfosi.


Finalmente potevo vestirmi alla moda, andare in negozi con taglie standard. Il mio primo acquisto fu un paio di pantaloni estivi bianchi, con taglio a vita bassa e leggermente trasparenti. In realtà mi sentivo un poco in imbarazzo, mi sembravano molto femminili, ma la commessa mi convinse che erano maschili e che mi stavano molto bene. Dato che la conoscevo e che era molto carina li comprai.
Mi consigliò di indossarli con un perizoma, perché sarebbe stato brutto vedere il nero dei Boxer.
Girai alcuni negozi, ma non fù facile trovare perizoma per uomo. Finalmente in un negozio di biancheria intima trovai quello che cercavo. Vergognandomi un poco andai a pagare, il commesso, un ragazzo molto giovane con movenze marcatamente femminili, mi squadrò per un’ istante e incassò.
Era un venerdì, la mia allora compagna, era in vacanza con sua madre, quindi avevo tutta la casa per me. Tornai dal lavoro, per andare al Lido per un’apero in compagnia degli amici di sempre.




Dopo la doccia, indossai per la prima volta il perizoma, era una sensazione strana sentire in mezzo alle chiappe quella striscia di stoffa, ma nello stesso tempo eccitante. Mi rimirai nello specchio, esaltavano al massimo le mie belle chiappe sode.
Mentre indossai i pantaloni, il mio cazzo si irrigidì e premeva per uscire dal mio perizoma, abbottonai i pantaloni, indossai una maglietta nera che esaltava i miei pettorali e il mio sixpack, anche se solo accennato.
Mi rimirai per qualche minuto allo specchio, ero eccitato dalla mia visione, inziai a massaggiarmi il pacco, aprii la zip, spostai il perizoma e iniziali lentamente a masturbarmi.


Non mi ero mai masturbato davanti allo specchio, ma mi sentivo così sexy, che non riuscivo a smettere, con l’altra mano mi toccavo il sedere, e la mia eccitazione aumentava, mi sono calato i pantaloni e con il dito ho iniziato a massaggiarmi il buchino.
Era una sensazione nuova, che mi faceva venire i brividi nella schiena. Desideravo che qualcosa più grosso mi penetrasse, mi ricordai di avere nel cassetto del comodino la custodia di un sigaro cubano, senza mai smettere di masturbarmi aprii il cassetto, la tirai fuori e mi misi a carponi sul letto.

Appoggiai la punta arrotondata al mio buchino, ma non essendo lubrificato, faceva fatica ad entrare, inoltre era ancora stretto e vergine.



Trovai un tubetto di lubrificante che usavo con la mia compagna, lo misi per bene sulla custodia, e riprovai a infilarmelo lentamente, dopo aver forzato i primi centimetri creandomi un certo fastidio, riuscii a farlo entrare tutto ed iniziai a scoparmi, ma la posizione era scomoda.
Mi misi sulla schiena a tirai su le gambe, in questo modo era più facile sia le penetrazione ed inoltre riuscivo anche a masturbarmi, il tutto guardandomi allo specchio a godere come una troia.
Dopo 5 minuti non ce la facevo più e partirono almeno 10 fiotti di sborra che arrivarono sulla mia faccia e su tutto il mio corpo. Assaggiai il sapore dolciastro del mio sperma.
Squillò il telefono, erano i miei amici preoccupati per il mio ritardo. Mi ero dimenticato dell’apero.