lunedì 22 agosto 2011

Racconti gay porno gratis: la prima volta in sogno


Questo racconto è il frutto della mia fantasia, anzi di un vero e proprio sogno ricorrente che si ripresenta sempre uguale e che mi trova al mio risveglio regolarmente bagnato ed ansimante.
Mi trovo non so come in una stanza in compagnia di due sconosciuti molto più grandi di me sia perl’età che per il fisico. Premetto che ho 28 anni e sono esile di costituzione , non molto alto, 168 cm. Anche nella realtà come nel sogno sono molto timido e tendo ad arrossire facilmente ed a non sostenere lo sguardo del mio o dei miei interlocutori, per cui sono abituato a non proporre ma ad accettare. Mi trovo seduto su un divano vestito normalmente con un maglione ed una camicia ed un paio di jeans ; ai miei lati ci sono come detto questi due uomini che non riesco a mettere bene a fuoco , ricordo solo che sono entrambi molto più anziani di me e più alti, soprattutto uno dei due che si trova alla mia destra; è molto robusto con una camicia a quadri grandi rossi e neri, una barba grigia incolta e capelli parzialmente arruffati, (Gino); l’altro ha un aspetto più urbano e dai modi più educati ma sempre intorno alla cinquantina (Marco).

Parliamo in modo normale anche se io tengo sempre lo sguardo rivolto verso il basso; non riesco a capire esattamente l’argomento ma evidentemente si tratta di banalità. Sento la mia voce che è quasi impercettibile mentre la loro soprattutto quella di Gino , forte e decisa. Improvvisamente Marco mi chiede se ho paura a stare in quella stanza da solo con loro; io, stupito, faccio no con la testa, sempre senza guardarlo ma in realtà avverto un tremito che mi percorre tutta la schiena. I due evidentemente si accorgono del mio imbarazzo e ridacchiano divertiti. Marco a quel punto si avvicina al mio orecchio e mi sussurra qualcosa, non so che cosa, ma di nuovo tentenno la testa questa volta arrossendo vistosamente. Fu a quel punto che Gino cambiò espressione , il viso gli diventò rosso e il respiro affannoso quasi un grugnito; mi appoggiò una mano sulla testa ma non delicatamente e mi disse che faceva caldo troppo caldo per continuare ad indossare il maglione. Feci per togliermelo anche se già tremavo tutto, ma lui mi bloccò entrambi i polsi dicendomi con tono perentorio che da quel momento sarebbero stati loro ad occuparsi di me e che non avrei dovuto più pensare a niente. Avrei voluto scappare ma allo stesso tempo sentii un brivido di piacere. Gli eventi precipitano, anche Marco si avvicina, sento le loro mani su di me, non ho il coraggio di guardarli; Gino intanto mi ha già sfilato il maglione e sta cominciando a sbottonarmi la camicia, mentre Marco curiosamente mi toglie i mocassini e le calze; adesso i loro movimenti sono più frenetici, sgarbati, quasi violenti. Io mi sento come in un’altra dimensione , incapace di dire o fare alcunché; Luigi imbestialito dal fatto che i bottoni erano troppo piccoli per i suoi ditoni cominciò a strapparli con forza levandomi la camicia in un attimo, poi mi prese per i pedi e mi tirò sdraiandomi sul divano. Sembrava un animale era quasi trasfigurato, mentre Marco mi teneva le mani , lui mi sfilò i pantaloni in un colpo solo facendomi addirittura saltare tanto era forte lo strappo.

Ormai avevo indosso solo le mutande e con mia grande sorpresa erano bagnate e con il membro già eretto. Quella vista li eccitò ancor di più perché entrambi si avventarono su di me , mi sfilarono gli slip ormai fradici e Marco decise di sfregarmeli sulla faccia . Io ero terrorizzato ed eccitato stavano facendo tutto quello che volevano, tutta quella violenza mi provocava spasmi di piacere e di paura. Era la prima volta che altre persone mi denudavano, Luigi si era impossessato del mio pene e lo masturbava violentemente; Marco aveva estratto il suo coso molto più grande e me lo spinse dentro la bocca…. Ora i ricordi si fanno meno nitidi, mi trovo piegato sul divano mentre Gino dopo aver spalmato una gran dose di sostanza gelatinosa nel solco del mio sedere affonda il suo membro in modo graduale ma deciso ; sento quel coso entrarmi nell’intestino ma non provo dolore, non capisco più niente; i colpi di reni di Gino sono tremendi al punto che per ognuno di essi mi sollevo dal pavimento . Mi ritrovo con la bocca piena di sperma ma non ho la sensazione del sapore (in effetti non lo conosco). Anche Gino ha finito , sento la sua sostanza che mi cola lungo le gambe e va a formare una piccola pozzanghera di sperma accanto al mio, non ricordo quante volte sono venuto ….in effetti era solo un sogno.