sabato 19 febbraio 2011

Racconti gay: il primo incontro con l'annuncio A69

Finalmente tra le tante persone che mi hanno inviato messaggi ne è arrivata una che poteva essere la persona perfetta. 40 anni sposato e insospettabile curioso bisex, donatore avis da quindici anni e quindi sanissimo garantito. Lavoratore pendolare, ha affittato un mini appartamento a Modena e torna in famiglia il fine settimana, poteva ospitare con discrezione.

 Aveva allegato due foto del suo cazzo, una da duro ed una a riposo. Un addome piatto con dei peli che arrivavano fino a sotto l’ombellico, un cazzo dalla forma bellissima e dalle misure perfette 18x15. Gli ho detto che potevamo incontrarci quando voleva, per conoscerci un poco. Il giorno dell’appuntamento mi sono preparato depilandomi i peli intorno all’ano e sulle natiche, da quando mi sono sposato non posso depilarmi completamente, darebbe troppi sospetti. Mi sono fatto un lavaggio intestinale e mi sentivo pronto a vivere un’esperienza eccitante ed intensa. In macchina avevo in mente la foto del suo cazzo e non riuscivo a toglierla, immaginavo quando avrei potuto succhiarglielo e finalmente bere il suo sperma.
L’appuntamento era in un bar vicino casa sua, ma ancora non sapevo che abitava così vicino. Eravamo molto nervosi tutti e due, il suo viso non era niente di speciale ma continuavo a pensare a quella foto dove vedevo il suo ventre piatto e quel sesso bellissimo, liscio. Dopo pochi minuti mi ha detto che si sentiva imbarazzato a parlare di quello che dovevamo dirci nel bar e mi ha invitato a salire da lui. Abitava nello stesso edificio del bar. In ascensore mi sono trattenuto dal toccarlo ho spettato che fossimo nell’ appartamento per chiedergli cosa gli sarebbe piaciuto fare. Mi ha detto che lui non era gay, che non mi avrebbe ne baciato, ne succhiato , ne leccato dietro. Se mi andava bene sarebbe stato solo attivo.

 Che non sapeva ancora se gli sarebbe piaciuto farlo con un uomo. Allora ho fatto quello che ho sempre sognato di fare, mi sono avvicinato verso di lui che stava seduto sopra un poltrona a due posti, gli ho slacciato la patta dei pantaloni e gli ho preso il cazzo in mano. Poi dolcemente piano piano l’ho preso in bocca. Era morbido e dai suoi pantaloni veniva odore di pulito, lo succhiavo delicatamente, lo muovevo con la lingua e lentamente ha cominciato a prendere vita, lui non diceva niente, non mi toccava nemmeno. Quando ho sentito che diventava più grosso e duro ho cominciato a muovermi su e giù con più decisione, cercando di tenerne in bocca quanto potevo tenerne. Era bellissimo. Gli ho sfilato i pantaloni fino alle caviglie sempre succhiandolo e mi sono slacciato i mie con l’altra mano scoprendomi le natiche. Stavo sdraiato di lato e Adv
con la mia mano ho preso la sua è l’ho appoggiata sul mio culo, lui l’ha tenuta ferma per un poco e poi ha cominciato a palparmi, a sfiorare il buco con un dito, poi l’eccitazione lo ha preso e si è lasciato andare, sentivo i suoi fianchi accompagnare il movimento della mia bocca, mi ha infilato un dito in culo ed ha cominciato a muoverlo poi lo ha sfilato e ne ha infilati due. Io ero eccitatissimo e volevo al tempo steso che mi penetrasse e che mi sborasse in bocca. Il cazzo gli era diventato durissimo, mi sono fermato di succhiarlo e gli ho sfilato le scarpe e poi i pantaloni lui mi ha lasciato fare. Poi anche io mi sono spogliato completamente ho preso uno dei profilattici che avevo portato e gliel’ho infilato, poi mi sono sdraiato di lato a lui e con la mano ho appoggiato la sua cappella sul mio culo e gli ho detto di spingere piano.

 Lui è entrato e lentamente ha cominciato a montarmi nella posizione in cui eravamo, poi mi sono messo a pancia sotto e finalmente lui ha preso l’iniziativa e mi si è sdraiato sopra, sentivo il suo peso che mi schiacciava, i suoi fianchi che spingevano ed il suo cazzo dentro. Era bellissimo. Si è tirato su facendomi mettere alla pecorina, tenendomi i fianchi con le mani ha cominciato un gioco fantastico, mi infilava la punta della cappella nel culo e poi spingeva fino a fare entrare il suo cazzo per metà, dava qualche colpo e poi di colpo usciva, poi di nuovo entrava, e usciva completamente, poi ha appoggiato di nuovo la cappella sul mio culo che era aperto e voglioso ed è entrato tutto dentro fino in fondo con un’unica spinta, mi stava facendo impazzire di piacere. Mi teneva forte per i fianchi e mi montava, sentivo che sbatteva sulle mie natiche e affondava e rimescolava, io tenevo la testa appoggiata sulla poltrona e mordevo il tessuto. Non veniva mai, poi mi ha dato alcuni colpi violenti che mi hanno fatto un po’ male e mi è scappato un piccolo grido di dolore, ho sentito che di colpo la sua eccitazione era cresciuta, allora ho cominciato ad ansimare a bocca aperta, mugolii e respiri fino a quando ho sentito che stava per venire, lo ha sfilato dal culo scivolandomi tra le chiappe che teneva strette con le mani. Gli ho detto che lo volevo in bocca. Mi sono girato giusto in tempo, lui si era tolto il profilattico ed aveva cominciato a sborrare. uno schizzo l’ho preso sulle labbra, ho aperto la bocca ed ho cominciato a succhiarlo, un altro paio di schizzetti mi sono arrivati in gola mi sentivo felicissimo anche se non ero venuto.

 Ho continuato a succhiarlo e a farmelo scorrere in bocca e sulle labbra per qualche minuto. Finito siamo rimasti in silenzio, gli ho chiesto se voleva rifarlo e mi ha detto di no.


Ci siamo rivestiti e gli ho detto che mi era piaciuto molto. Lui mi ha risposto che lui non era un gay, voleva solo provare. Gli ho chiesto se potevamo rivederci ogni tanto e mi ha mi ha risposto che si sarebbe fatto vivo lui. Mentre tornavo a casa ho cominciato a sentire che mi era mancato qualcosa, un suo coinvolgimento maggiore, magari se mi avesse toccato un poco, se mi avesse succhiato, leccato un poco il culo, poteva essere una scopata perfetta.