venerdì 4 febbraio 2011

Racconti gay: Inizio

Mi sono sempre considerato un ragazzo normale, voglioso di scopare con una bella donna come tutti, ma poichè non ne ho ancora incontrata una che me la sganci, mi sono sempre trovato costretto ad ammazzarmi di seghe! Proprio per questo forse, ho iniziato ad affascinarmi a quell'arnese che tutti gli uomini si trovano fra le gambe, sognando nei più remoti angoli della mia mente di essere sbattuto da una verga di un bell'uomo.
Non avendo però il coraggio di verificare e di ammettere a me stesso la mia bi-sessualità, non sono mai andato a fondo di questi miei pensieri.
Fino all'altro giorno almeno...
Avevo tutta la giornata libera e decisi di andare a trovare un amico. Presi il filobus, ma purtroppo arrivanto sotto casa sua scoprì che era partito qualche giorno prima. Erano ormai le undici e, senza nulla da fare mi diressi verso casa; lì vicino, in una serie di vicoli si radunano ogni giorno i froci per battere, sin dalla tarda mattinata. Mi fermai quindi all'incrocio prima a guardarli da lontano: non mi attiravano particolarmente e neanche avevo mai pensato di abbordarne uno data la mia ridotta capacità economica; inoltre mi "sentivo" molto più passivo... sognavo che qualcuno mi usasse a suo piacimento...


 Mentre pensavo a queste cose, una macchina accostò presso quei ragazi e vidi che discutevano animatamente; la macchina poi ripartì con l'autista che mandava a quel paese uno dei ragazzi e svoltò verso di me. Continuai i miei pensieri e non feci caso al fatto che poco dopo quell'auto si fermasse proprio a finco a me; fu la voce dell'uomo all'interno a riportarmi alla realtà:
- "Tu sei nuovo... quanto?"
Aveva la voce irritata di chi si era appena incazzato. Io non risposi , non avendo capito la domanda.
- "Ehi, sveglia!" riprese l'uomo"se sei quì è per battere e io ho voglia... quanto vieni?"
- "No... veramente io.. non..."
- "Sei un frocio o no?!"
- "Sì... cioè no, vengo qui a vederli solo per eccitarmi ma non..."
- "Non dire stronzate!" mi interuppe "Se si viene quì su un marciapiede è perchè si a voglia di cazzo, e io posso dartelo. A meno che non faccia anche tu tutte le obbiezioni di quegli stronzi là..." Ecco spiegato il motivo del suo litigio con i froci. Feci una pausa, e senza rendermene conto, disconnessi il cervello e come un fiume in piena iniziai: "Io, insomma... non sono prorio gay, però... mi piacerebbe scoprire cosa si prova...non ho mai fatto nulla del genere, ma magari una volta... così... provare... ma non ho il coraggio!" Incredibile!! Stavo raccontando le mie perversioni al primo sconosciuto... ormai non capivo più nulla, era accaduto tutto troppo in fretta.
- "Ho capito" disse lui "sei un bel novellino che ha vogliadi sperimentare un Adv
bel cazzone. E io ce l'ho!" Vedendo la mia titubanza, mise mano al portafoglio ed estraendo 50 euro disse: "E ho anche qualcosa con cui convincerti!" Avevo bisogno di soldi e senza accorgemene , un secondo dopo ero a fianco a lui in macchina.
Parti subito e, per mettermi a mia agio iniziò a parlare, presentandosi (si chiamava Flavio) e dicendo che saremmo andati a casa sua lì vicino per stare più comodi. Eromuto, quasi in un'altra dimensione, impaurito ma ansioso; ero seduto in auto con uno sconosciuto che di lì a poco mi avrebbe rivoluzzionato la mia esistenza... Mi accorsi che avevo il cazzo in tiro...
Provai quindi a rilassarmi guardandolo; era la prima volta che lo osservavo: attentamente: un bell'uomo con un gran sorriso, occhi profondi e capelli scurissimi. Il suo fisico era incredibile: enorme, pompatissimo, era molto alto con delle braccia muscolose. Aveva una maglia attillata che metteva in risalto dei pettorali scolpiti la cui vista mi provocò un brivido lungo la schiena. Vedendomi più a mio agio ricominciò a parlare chiedendomi di me, finchè arrivammo a casa sua. Scesi e mi venneun groppo in gola: ci siamo...
Flavio, capendo il mio imbarazzo, molto dolcemente mi invitò ad entrare sorridendomi. Poco dopo varcammo la soglia del suo attico molto ben arredato. Ci accomodammo in salotto e portò delle birre. Chiaccherammo un poco sorseggiando svogliatamente le birre, Ero preso dall'ansia ma decisi di non pensare a ciò che sarebbe accaduto ma semplicemente di lasciarmi trasportare dagli avvenimenti seguendo la guida di Flavio.
Fu proprio lui infatti a prendere l'iniziativa.


- "Andiamo in camera. Vieni." mi prese per mano e dolcemente mi condusse lungo il corridoio pieno di specchi dove vidi la mia immagine riflessa: mano nella mano con un altro uomo... i miei sogni più nascosti stavano per avverarsi.
Arrivammo in camera, dove vi era un letto con il lenzuolo verde chiaro ad una piazza e mezza con il soffitto (un sotto tetto) e le pareti rivestite in legno, un'atmosfera calda quindi...
Mi strinse a se con le sue braccia poderose e stndo a pochi centrimeti dal mio viso disse: "Non temere e lasciati guidare da me!" e appoggiò le sue labbra sullemie baciandomi intensamente. Era la prima volta che baciavo qualcuno! Un uomo per di più! Cominciò con la lingua a giocare con la mia ed io risposi alle sue attenzioni cercando di imitarlo al meglio. Le gambe mi tremavano, mi sentivo sciogliere per la bellezza e l'intensità di que bacio splendido.
Staccatosi mi disse "Bravo!" e mi fece sedere sul letto. Mi sfilò la maglietta e mi aiuto nel togliermi i pantaloni e le mutande. Mentre finivo di levarmi calze e scarpe lui si sfilo la maglia rimanendo a torso nudo. quando mi rialza rimasi folgorato dalla bellezza dei suoi muscoli; ero a pochi centimetri dal suo ventre piatto e scolpito e senza più controllarmi presi a baciarlo, a palparlo e a leccarlo dall'ombelico risalendo fino ai capezzoli, grossi e turgidi. Flavio, colto di sorpresa, mi lasciò fare,godendo della mia iniziativa. Era fantastico, avrei voluto mangiarli, leccarli fino a consumarli completamente!


Dopo qualche minuto però mi discostò e prese le mie mani che nella sua morsa poderosa parevano quelle  di un bimbo. Io infatti sono magro e raggiungo il metro e 75, mentre Flavio sfiorava i 2 metri.
Prese le mie mani e le accompagnò sulla sua patta: fu come un elettroschock. L'improvviso calore del membro mi mandò in estasi e cominciai a tastarlo attraverso i pantaloni, con le mani e  con la bocca. Mi ci strusciavo contro come un gatto, ma soprattutto quasi impazzi constatando la sua forma: enorme! Saranno stati poso meno di trenta centimetri di carne dura e bollente che a fatica rimaneva compressa negli indulenti; ma ancora più stupefacente era la sua larghezza: 18-19 centimetri almeno! Un palo della luce confronto ai miei scarsi 15x4...

 Vedendo la mia eccitazione spasmodica, Flavio disse: "Slaccia i pantaloni e abbassali, poi continua a tastarlo e quando vuoi tira via tutto"
Eseguii, e lo lascia in mutande. Queste a fatica contenevano quella verga spaventosa ma soprattutto, per il loro tessuto molto sottile lasciavano intravvedere ogi forma. Cominciai a strusciarmelo sul viso, palpeggiandolo tutto e mi accorsi quanto fosse pieno di vene che lo rendevano bitorzoluto; alzai lo sguardo e vidi Flavio con la testa indietro, la bocca aperta e gli occhi socchiusi. Stava godendo del mio lavoro! Stavo facendo godere un uomo! Esaltato ed eccitato decisi di dare fondo alla mia fantasia erotica aquisita dai racconti in internet, deciso a divendare presto, da  novellino del cazzo, ad esperto pompinaro. Tirai quindi fuori la lingua e, partendo dai testicoli risalì tutta quell'asta poderosa con una larga, profonda e lentissima leccata per poi giungere al glande e sfiorarlo appena con la punta della mia linguetta da bocchinara! Il giochino provoco un gemito nel mio uomo e quindi mi decisi ad andare al sodo. Presi coraggio e trattenendo il respiro per l'emozione abbassai l'elastico degli slip facendoli scendere fino alle caviglie. Un sussulto blocco per un istante ogni mia funzione vitale. Avevo davanti a me ciò che solo durante le mie sedute di seghe più intense avevo sognato. Rimasi un attimo a rimirare quella spranga che mi sconvolgeva gli ormoni ma Flavio con un sorriso mi disse: "Forza! E' giunto il momento di cominciare a fare sul serio. Accarezzalo poi bacialo, quindi succhialo un po' e leccalo tutto". E aggiunse maliziosamente: "Benvenuto nel mondo del sesso..."
Mi avventai con entrambe le mani sul suo pene e cominciai ad accarezzarlo dolcemente ovunque, dalle palle alla cappella. Poi mi misi a segarlo non senza fatica, dovendo infatti usare 2 mani. Con timore e desiderio mi avvicinai, protesi le labbra, chiusi gli occhi e schioccai un bacio sul cazzo. Cominciai quindi come un'assatanata puttana a riempirlo di baci ovunque, coglioni, asta, glande, pube... I suoi peli mi solleticavavo il viso e, spinto sempre dalle mie fantasie sessuali più remote a dargli lunghi baci, quasi dei succhiotti finchè non resistetti e presi in pocca la sua cappella violacea. O meglio, la punta e basta! Infatti era talmente greande che non mi stava tutta in bocca! Presi poi a leccare ogni centimetro di quella pelle stupenda assaporando il suo sapore salaticcio e gustoso e mi dilettai a lubrificare con la mia saliva tutta l'enorme glande, infilando la lingua anche nell'orfizio. Una vera prostituta!


- "Sììì, cazzo come lecchi bene... non ci credo che è la prima volta! Tu sei una troia bocchinara nata!!"
Gratificato dalle sue parole, ripresi in bocca la cappella che dopo la lubrificazioni entrava nella mia bocca con più facilità anche perchè le mie guance iniziavano ad adattarsi a quelle dimensioni mostruose. Lo leccavo con la golosità di un bimbo col suo gelato preferito; quindi comincia a pomparlo. A fatica, dopo la cappella, lentamente e con lavoro di lingua, centimetro dopo centimentro cominciavo ad ingoiare quel cazzo fantastico, godendo ed esultando per ogni pezzo di pelle che entrava nella mia bocca. Flavio mi aiutava con i movimenti del bacino, finchè decise di riprendere il quo ruolo di maschio dominante (io ero la "femmina"...), quel ruolo che desideravo tanto assumesse, usando come voleva delle mio corpo.
- "Sdraiati, senza mai mollare la presa con le labbra. E preparati a riceverlo dritto nell'esofago.."
Alle sue parole, eccitazione e timore si mescolarono in un vortice che mi sconvolse la mente: pur di non mollare quel bel giocattolo mi sarei fatto fare qualsiasi cosa!


Esegui l'ordine assecondato dal suo movimento su di me ritrovandomi quindi sdraiato di schiena sul letto con i piedi ancora a terra e la figura di Flavio che mi sovrastava in tutta la sua imponenza di muscoli e virilità. Con le ginocchia a finco alle mie spalle si protese in avanti appoggiando  le mani oltre la mia testa ritrovandosi coì con il suo cazzo all'altezza della mia bocca che non aveva mai mollato la cappella. Avevo tutto il suo busto da rimirare e con le mani presi ad accarezzargli la schiena muscolosa.
- "Pronto?". Annuii.
Cominciò quindi a pompare nella mia gola come se stesse godendo di una figa, spingendo come un forsennato in astinenza da sesso da qualche mese! In un primo momento pesai di soffocare non riuscendo ad assecondare il suo movimento, poi però riuscì ad accoglierlo al meglio. Aveva ragione, lo sentivo quasi nell\'esofago tanto pompava con violenza. mi sentivo la bocca piena e godevo di quella situazione; godevo nel far godere il "mio uomo"!.
- "Pigliati sta' nerchia! Brutta troia baldracca che non sei altro... prendi! prendi!"
Godevo! Godevo!
- "Adesso vengo puttanella stronza! Cazzo... non resisto più.. vengo!!". Con un grugnito animalesco, Flavio mi riversò tutto il suo piacere in gola , sborrando una quantita incredibile di seme! E non accennava a smettere!! Fiotti e fiotti di sperma a ripetizione mi riempirono la bocca che finalmente poteva assaporare quel nettare godurioso!! Deglutii tutto, assaporando quella crema gustosa. Mentre lo sfilava continuava a spuzzare sborra che a fatica tenevo in bocca, tant'è che mi usciva dagli angoli delle labbra. Mi imbrattò con gli unltimi schizzi anche il viso, il collo e il petto. quindi si ritirò sù rimanendo in ginocchio su di me con il coso che si ammosciava lentamente; ed io, coperto e saziato di sperma, godevo nell'essermi finalmente trasformata nella più grande troia del mondo!!
- "Grazie..." fu la prima cosa che dissi.
- "Sei stato splendido" disse lui riempendomi di gioia "e resta così con lo sperma che ti cola, perchè mi ecciti un casino...".
- "Pur di far felice il mio uomo , farei di tutto!"
- "Allora preparati..." concluse generando in me una nuova inquietudine mista ad eccitazione.
Mentre si alzava realizzai di non essere ancora venuto, ma anche se non avevo sborrato, la goduria di quel pompino appena fatto, era uguale se non maggiore di una sborrata!


- "Sdraiati bene a pancia in giù, che prima di passare alla seconda parte facciamo un po' di pulizia...". Non capendo mi sdraiai a pancia in giù poggiandomi però con i comiti sul materasso. Flavio prese quindi dalla mensola un piccolo clistere, appese la sacca con l'acqua all'appendino della parete lì vicina e mi porse il tubicino che io mi infilai sorridente e divertito nel mio piccolo buchino pronto ad una veloce pulizia intestinale, preludio di qualcosa di ben più godurioso... Non faticai ad inserirla anche se il mio buchino era molto stretto; difatti, nonostante coltivassi da tempo tendenze omosessuali, non mi ero mi inserito nulla oltre al mio dito indice, per paura di farmi male.

 Flavio intanto aveva aperto il rubinetto e l'acqua tiepida prese a scivolare dolcemente nel mio intestino; lui si era quindi seduto alla testa del letto davanti a me con le gambe aperte in modo che mi ritrovassi davanti ancora la sua nerchia ormai rilassata che io rimiravo beatamente con lo sguardo più dolce e femminile che potessi; avevo infatti pensato di atteggiarmi il più possibile da donna per compiacere il mio stallone...
- "Ti è piaciuto davvero il mio pompino?" dissi.
- "Sì, sei stato strepitoso! Raramente un frocetto mi ha mai fatto un lavoro così accurato".
- "Ma tu non sei gay, giusto?" osai io.
- "Diciamo di no, o meglio: adoro la figa, ma trovo divertente e godurioso spaccare i culetti ai finocchi come te!" rispose.
Mi aveva chiamato finocchio! Solo in quel momento, mi ammisi la mia bisessualità felice della scoperta!
- "Anche se penso" riprese Flavio "che tu staresti ancora megliocome travestito. Dopotutto hai il fisico, le movenze e i lineamenti della donna. Della donna più troia del mondo!".
- "Chissà, potrei provare, un giorno..."
- "Ne riparleremo se vorrai" concluse Flavio, e quella affermazione mi rese chiaro che ormai ero entrato in una realtà che mi avrebbe cambiato totalmente. Gli piacevo quindi!
- "Ah, è finito il clisterino. Come ti senti?"
Avevo lo l'intestino pieno di acqua e la cosa era molto piacevole.
- "Bene" risposi "che faccio?".
- "Toglia il tubicino, alzati e rimetti a posto tutto".
Mi alzai e sentii tutta la massa acquosa che mi stimolava le viscere. Emisi un gemito e Flavio mi disse di fare piano.
- "Ora, sotto il letto c'è un catino, tiralo fuori poi accucciati e svuotati lì dentro  dandomi le spalle e facendo in modo  che possa rimirare bene le tue curve, la tua schiena liscia, i tuoi fianchi, il tuo vitino snello e soprattutto le tue tenere chiappe! Poi asciugati bene con l'asciugamo sulla sedia"
- "Ai tuoi ordini, amore!" esclamai.
Eseguii tutto ciò che mi aveva detto, e mentre mi svuotavo lntestino mi sembrava di godere, sia per il movimento  dell'acqua sia pensando a Flavio che mi guardava alle mie spalle. Cercai quindi di fare tutto muovendomi più fennimilmente e sinuosamente possibile. Mentre l'acqua usciva, egli esclamò:
-\"Cazzo che figata! Sembra di guardare una donna che fa i suoi bisogni!! Mi stai arrapando una cifra...". Avevo raggiunto il mio obbiettivo!
- "Ti piaccio?" chiesi voltandomi mentre mi asciugavo a fondo.
- "Mi fai impazzire!" disse lui mentre con una mano si menava l'asta ormai tornata in tiro.
-"Ora torna quì sopra e sdraiati come prima con questi due cuscini sotto la pancia." ordinò. Io eseguii il tutto e pensai: è giunto il momento tanto atteso...
Lui mi si avvicino, mi sitemò bene i cuscini aggiungendone un terzo in modo da mettere bene il mio culetto tondo e morbido svettante verso l'alto. Si sedette a fianco a me e cominciò ad accarezzarmi le chiappe con entrambe le mani. Sentirle poderose sul mio sedere mi riempì di piacere. Cominciò quindi con una mano a stimolarmi il solco tra le chiappe, avvicinandosi di tanto in tanto al mio piccolo buchino. Con l'altra mano invece, mi protese un dito vicino alle labbrà e ordinò:
- "Succhia!". Diligentemente le dischiusi ed accolsi il suo dito in bocca leccandolo ed insalivendolo per bene. Aveva delle mani  così grosse che con una mi copriva tutto il culo e un suo dito era grosso quasi quanto il mio pisellino!
Dopo qualche minuto di massaggi e di succhiamento del dito, me ne aggiunse altre 2 in bocca e cominciò, stavolta con la sua lingua ad inumidirmi il solco ed il bordo del buchino non disdegnando però qualche ampia leccata alle chiappe!
Al contatto con la sua lingua cominciai ad ansimare e a gemere e mi resi conto, con mia enorme sorpresa che il mio buchino cominciava ad inumidirsi da solo anche internamente! Mi stavo eccitando da matti...
Flavio quindi tolse le sue dita dalla mia bocca e si sdraiò parallelamnete a me ma nel senso opposto, poggiandosi su di un gomito in modo da dominare dall'alto il mio sedere; quindi con le dita da me prima inumidite inizia a penetrarmi lentamente l'ano: prima con una, la quale entra subito facilmente generando un gemito di piacere,; quindi passa a due dita, e qui il gemito si fa più forte, in quanto sta forzando le pariti del mio buco. Entra con calma, entra ed esce, stimolando il mio anello e cercando di abituarlo a quella presenza. Quando ormai il mio culo le accoglie comodamente facendomi anche godere, passa a tre dita.
- "Ahi..." esclamo per il bruciore.
- "Stringi i denti, e rilassati, perchè dobbiamo allargarlo ancora un po'. Infatti poi prenderai ben altro di tre misere ditina..." dice Flavio guardandomi con un ghigno diabolico...
Comincio a fissare il suo cazzone duro e svettante ed inizio ad aver paura... sudo e mi preoccupo... non mi entrerà mai quel coso gigantesco!
- "Eccole qua, tutte e tre!" esclama Flavio iniziando a fare scorrere le dita nel mio buco "visto?"
Adesso le sento le tre dita, ma non mi fanno male, anzi...
Appena vedo il cazzone però torna la paura.
- "Amore, ma sei sicuro che quel coso riuscirà..."
- "Ascoltami bene" mi interrompe "Vuoi davvero donarti a me, regalarmi la tua verginità o no?".
Annuisco.
- "Allora fidati di me e non temere. Ti farà male, molto male, ma alla fine goderemo entrambi come non mai!"
- "Perdona la mia paura amore, e fammi tuo totalmente, prendimi come vuoi, usami, godi del mio corpo come meglio vuoi perchè voglio donartelo tutto. Sono tuo! Anzi sono totalmente TUA!!!!" rispondo ormai completamente preso dall'eccitazione e dell'amore per quel mastino.
- "Allora se è questo che vuoi, succhi bene e lubrifica con la tua bava il mio pisellone. Fallo meglio che puoi, ti conviene...". Come impavvito mi porto il suo cazzo alla bocca e comincio ad insalivarlo totalmente, dalla punta fino alla radice, perchè voglio che entri tutto, voglio sentire i peli del suo pube sulle mie chiappe e le sue palle contro le mie! Lo voglio tutto!
Ormai infervorato urlo:
- "Chiavami ti prego! Prendimi fino in fondo, spaccami, possiedimi totalmente, ti scongiuro!!!"
Flavio non se lo fa ripetere due volte, si sposta, mi allarga le gambe, mi afferra per il bacino e i fiachi sottili ed appoggia la punta del suo arnese devastante sul mio buchino ancora vergine.
- "Ora rilassati, respira profondamente e spingi come per cagare. E preparati al dolore."
Io stringo i denti chiudo gli occhi e aspetto finchè, con la prima spinta inizia a penetrarmi. L'anello si allarga al massimo e io spingo per assecondarlo. Fa male.
- "Ahhh....\"
- "Siamo solo a metà cappella; ora arriva il difficile."
E con una spinta poderosa mi squarcia ed entra.
- "Ahh!!! Cazzo che dolore...."
- "Ora preparati perchè ti stantuffo come un cavalla in calore!"
- "Io sono una cavalla in calore! Non curarti delle mie urla o dei miei gemiti, spingi e sfondami!!!"
Inizia lentamente a spingere; il dolore e forte ma no lancinante e io inizio a gemere come un bembino.
- "Bisogna dare una scossa..." esclama Flavio e mi tira un colpo tremeno con cui avanza nel mio sfintere per una buona porzione di asta.
- "Aaahhhh!!!! minchia...Ah!"
E' devastante! Una lama che affonda nella carne, mi sta lancinando  le viscere. Continua ancora con colpi ripetuti, sempre più forti, sempre più violenti, adnando sempre più in profondità. Io chiudo gli occhi e urlo, urlo con tutto il fiato che ho in gola il mio dolore alncinante mentre lui continua imperterrito a spingere some un toro il suo bestione dilaniando il mio retto.
Ad un tratto si ferma. Io sto piangendo dal dolore, le lacrime mi rigano le guance.
- "Li senti questi?" dice lui. E in quel momento sento i peli del suo pube pizzicarmi le chiappe. E' entrato tutto!! Ce l'ho tutto dentro!!!  Mi sento completamente pieno, fin quasi allo stomaco, immerso in un dolore devastante.
- "E ora ti prendo definitivamente, cara la mia baldracca! Come tutte le puledre vai montata a dovere!!! Mettiti a pecorina" mi dice. Io con fatica e dolore mi tiro su in quella posizione.
- "Adesso prendimi, sfasciami, aprimi in due, pompami e fammi godere!!!!!!"
- "Con piacere..."
Inizia lentamente a sfilarlo e io non resito dalla goduria, mi trema gambe e braccia; lo sfila lasciando dentro solo la cappella e poi con un colpo violento lo riaffonda totalmente. Tutto in un colpo!
- "Ahhhhhhhhhhhhhhh!"
E ancora, lo sfila e lo affonda, lo sfila e lo affonda, ancora, e ancora, e ancora, e ancora... continua a pompare nel mio culo sempre più in preofondità, sembra quasi volersi entrare anche con le sue palle gonfie di sperma! Continua interminabilmente a sfondarmi e io mi sento aperto a metà, spaccato proprio come volevo!
Poi lo toglie tuotalmente, anche la cappella per poi risbattermelo dentro e cominciare a pompare come un cavallo. E lì ormai il dolore ha raggiunto il suo culmine e lascia posto al godimento. Mi sento impalato, posseduto, pieno; vendo preso totalmente, in ogni angolo del mio intestino, mi sento chiavato come non mai e godo dello scorrimento del suo immenso cazzone con tutti  i rilievi delle vene lungo la mia parete del culo.
- "Pigliatelo fino in fondo stronzo bastardo frocio!"
- "Si sbattimelo dentro! Ancora! Vai!!!"
- "Ce ne è quanto vuoi puttana! Ti rompo il culo!!!!!"
- "Si vai così! Ancora... godo! Godo! Godoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Sto godendo cazzo! Sto godendo con il culo!!!!!
Non mi sembra vero eppure è così.... GODO!!!!!
All'improvviso sento scaldarmi completamente e Flavio urlando mi riversa un altro litro di sborra nell'intestino. In contemporanea io sborro senza neanche toccarmelo e chino la testa per spruzzarmi tutto in bocca.
- " Minchia che bel culo che hai!!" esclama Flavio uscendo da me e finendo di spruzzarmi sulla schiena. Io mi accascio sul letto felice e godente raccolgo con la mano tutto lo sperma che trovo sul mio corpo e che mi esce dal culo misto al sangue e me lo porto alla bocca.
Flavio mi guardaed esclama:
- "Sei prorio una gran puttana! E sei splendida!"
Finalmente ho avverato i miei desideri!
Flavio mi dice poi che di là c'è il bagno dove posso lavarmi e che lui ora esce e mi lascia lì a fianco le chiavi di casa dicendomi:
- "A domani", si riveste ed esce.
Esce e mi lascia ancora sul letto col culo spalancato per aria e con il suo sperma che non cessa di uscire.
Finalmente.
Da domani sarò la sua puttana.